PANIK |
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Carnevale |
La fontana |
Nero oro |
Cm.90 x 60 Olio su tela |
Cm70 x 70 Olio su tela |
Cm.50 x 70 Olio su tela |
Nicola Pasquini in arte “Panik” è un artista veneziano che si distingue essenzialmente per originalità di stile. Mantenendosi sulla linea dell’astrattismo informale, pur cogliendo nelle sue tele alcune affinità pittoriche riscontrabili in ambito americano, Panik in realtà per svariati aspetti peculiari, che definiscono il suo stile, si allontana da tutte le precedenti creazioni legate a tale contesto. Questa unicità di stile è il risultato che scaturisce da una logica conseguenza correlata ad una personalità forte, dotata di estrosità, intenso dinamismo ed accentuata emotività. Le opere di Panik, pur negando l’oggettività della rappresentazione, esprimono tutta la loro carica espressiva attraverso il dinamismo dei segni, eseguiti con spontanea gestualità e sempre in continuo mutamento. Talvolta mossi in ordine sparso che sembrano conquistare lo spazio, o variamente intrecciati che sembrano a loro volta definire spazi geometrizzati, fino ad arrivare alle ultime creazioni, nelle quali i segni assumono un movimento vorticoso. Associato ai segni, il nucleo fondamentale della sua pittura è rappresentato dal colore. Un cromatismo intenso, materico, come fosse quasi un’entità a sé stante che pulsa di vita propria, diventando il cuore, l’anima dell’opera. Il colore protagonista delle sue opere, spesso attraverso forti contrasti di rossi e neri, o delicate tonalità di azzurri, si fa rappresentante degli stati d’animo, chiaramente suscitando nell’osservatore molteplici emozioni. Tutto ciò è confermato dall’atmosfera evocativa, di opere come “Profondo rosso”, la “Nube”, la “Fontana”, “Primavera” ed in particolare “Anima bianca”, in cui il nero di fondo è animato da segni infuocati, che si agitano indistintamente secondo un moto ascendente e discendente, mescolandosi a segni luminosi quasi evanescenti che fremono assumendo forme contorte. In definitiva un’arte innovativa, eclettica, che offre largo spazio alla riflessione e si presta a numerose possibilità interpretative. |
Valentina Giacon |