GIACOMETTI ODILLA |
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Le miroir |
New York |
Gainsbourg et le tableau de Brigitte |
Cm.54 x 65 Olio su tela |
Cm.54 x 65 Olio su tela |
Cm.54 x 65 Olio su tela |
Odilla Giacometti, è un artista che vive ed opera nella Francia del sud, un ambiente segnato dal passaggio di grandi personalità, appartenenti al mondo dell’arte. Luogo di convergenza di molteplici stimoli ed influenze che hanno contribuito in modo determinante al completamento della sua formazione pittorica. Da sempre fedele ad un linguaggio figurativo che, pur mantenendosi entro i limiti dell’iconografia tradizionale, si mostra fortemente contemporaneo. Uno spiccato accento di “attualità” scaturisce da opere come “New York”, ispirate a tematiche d’intonazione talvolta drammatica, che incarnano l’essenza del quotidiano. Inevitabilmente, nasce un coinvolgimento emotivo in cui lo spettatore riconosce la propria dimensione, la realtà vissuta, il presente che si concretizza sulla tela mediante volti, sfondi metropolitani legati in un’armonica fusione di luce e calde sfumature di colore, che con immediatezza, comunicano l’intensa espressività delle immagini rappresentate. Interessante è il fascino esercitato dall’ampia galleria di ritratti, che popolano le sue tele, un’iconografia che da sempre ha ispirato artisti in ogni tempo e luogo. Volti di personaggi famosi o sconosciuti, in cui si nota una minuziosa cura nella resa dei particolari. Un intenso e morbido cromatismo definisce le forme ed i volumi che acquistano forti connotazioni realistiche. Si allude ad un realismo, che nei suoi volti è velato dal mistero. Dietro ad ogni ritratto, Odilla cela qualcosa di sé, il suo mondo, la sua vanità, svelata dagli specchi, elementi piuttosto ricorrenti, nei suoi ritratti e dotati di un fascino segreto. Sono il riflettersi dell’immagine più intima di se stessa, che lascia trasparire le emozioni ed i sentimenti profondamente nascosti e radicati nell’anima. Giungendo alla fine del suo percorso pittorico scopriamo un mutamento stilistico, legato ad un contesto d’intonazione quasi surreale, fatto di atmosfere suggestive, visioni notturne, in cui domina la magia dei riflessi lunari. In ogni opera, si muovono diafane figure femminili, che si stagliano su sfondi caratterizzati da dense pennellate dai toni freddi, in cui prevalgono i blu e i verdi, dai quali emergono volti frammentati, immagini scomposte, intese come reminescenze a cui l’artista fa riferimento, volendo attraverso una personale visione, rendere omaggio alla tanto amata stagione cubista. |
Valentina Giacon |